| L'onomatopea è una figura retorica che riproduce, attraverso i suoni linguistici di una determinata lingua, il rumore o il suono associato a un oggetto o a un soggetto cui si vuole fare riferimento, mediante un procedimento iconico tipico del fonosimbolismo.
Si usa distinguere le onomatopee primarie, o vere e proprie, che sono per l'appunto parole che hanno l'unica capacità di evocare l'impressione di un suono e non portatrici di un proprio significato; sono così onomatopee del genere quelle imitano il verso di un animale, come bau o miao, oppure particolari suoni umani come brr o ecciù, ma anche rumori tipici di oggetti o di azioni, come il perepepé o i il bum della deflagrazione.
Derivano poi solitamente da queste, o indirettamente attraverso un processo onomatopeico, le onomatopee secondarie, o artificiali, che sono invece parole portatrici di un particolare significato: come possono essere i verbi che indicano appunto il verseggiare di un animale: miagolare, abbaiare, fruscio, ticchettio, rimbombo, ciak. ecc.
Ne sono esempi: "Bau bau, brum, crac, ding, ecc.".
Oppure: onfo sciacquio gorgoglìo tuffo sciabordio boato scoppio clangore fragore fruscio sussurro lampo ticchettio tintinnio sfrigolare friggere balbettare tartagliare borbottare stridulo cozzo schianto acciottolio lugubre tetro
|