Lettera a un bambino mai nato, Fallaci Oriana

E' un libro che ho letto tanto tempo fa ma a cui penso spesso...

Il libro è il tragico monologo di una donna che aspetta un figlio guardando alla maternità non come a un dovere ma come a una scelta personale e responsabile. Una donna di cui non si conosce né il nome né il volto né l'età né l'indirizzo: l'unico riferimento che ci viene dato per immaginarla è che vive nel nostro tempo, sola, indipendente e lavora. Il monologo comincia nell'attimo in cui essa avverte d'essere incinta e si pone l'interrogativo angoscioso: basta volere un figlio per costringerlo alla vita? Piacerà nascere a lui? Nel tentativo di avere una risposta la donna spiega al bambino quali sono le realtà da subire entrando in un mondo dove la sopravvivenza è violenza, la libertà un sogno, l'amore una parola dal significato non chiaro.

ibs.it

Mi piacerebbe molto leggerlo...... già il titolo mi tocca il cuore.

Non ho mai letto questo libro, anche se ne ho sentito parlare
davvero tanto...ma non mi piace lo stile della Fallaci quindi niente "matrimonio"...

Grandissimo suo successo, forse uno dei più famosi!
E' stato pubblicato per la prima volta nel 1975 e tratta come ha riportato
Lady temi come l'aborto, la famiglia e l'amore.

Cenni storici.
Il libro fu scritto per l'allora direttore dell'Europeo Tommaso Giglio, che commissionò alla Fallaci un'inchiesta sull'aborto. Le diede tempo quattro mesi dandole carta bianca sui contenuti. Anziché con l'inchiesta, dopo sei mesi la giornalista tornò con un fascio di fogli contenenti il libro. Nel 1993 la stessa Fallaci ha dichiarato che il direttore non gli perdonò mai questa "disubbidienza" e che per quindici giorni non le rivolse la parola.[1]

Sempre nel 1993 è uscito l'audiolibro del romanzo, intitolato Oriana Fallaci legge "Lettera a un bambino mai nato", uscito in versione rimasterizzata su CD nel 2008.

L'ho letto appena uscito e, dato il tempo trascorso e l'età che avanza,
non ricordo molto in termini stilistici.
Anche a me la Fallaci non piace molto e ho letto poco di suo.

Pensando adesso a questo libro, la sola cosa che ricordo è
la sensazione di angoscia e turbamento profondi.

...beh sai il suo stile giornalistico non è
facile da digerire! ...io che di mio leggo per
distrarmi e per sviare la mente...ho poca voglia
di mettermi dietro alle sue indagini, reportage,
inchieste varie!

anch io l ho letto tantissimi anni fa,pero' voglio riprenderlo in mano...non lo ricordo proprio